La proverbiale, classicissima Micaela di Gabriella Tucci, autentica voce d’oro, interprete sempre appropriata.
5 pensieri su “ad una settimana da Carmen / 6. Gabriella Tucci”
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grande signora del canto; praticamente ignorata delle allora imperanti major del disco. io scoprii Gabriella Tucci grazie a quei CD che si vendevano a poco prezzo in edicola tra la fine degli anni 80 e i primi 90, una manna per uno studente squatrinato, e che riproponevano live radiofonici di trent’anni prima; e fu Carmen e poi Aida, Otello ecc… rimasi stupito, non mi spiegavo come fosse possibile che una così evidentemente grande cantante non avesse fatto registrazioni in studio. Cominciai allora a sospettare che qualcosa non funzionasse per il verso giusto, poi scoprii la Genger e Maria Chiara e allora il cerchio si chiuse…
Almeno la Emi si era ricordata della Tucci (non per niente una delle cantanti più amate dal pubblico del MET) facendole incidere Il trovatore diretto da Shippers con Corelli, Merril e Simionato.
Da questo punto di vista è andato meglio che per la Gencer di cui mi pare non si sia ricordato, per quanto attiene alle incisioni discografiche ufficiali, proprio nessuno, nonostante la lunga frequentazione scaligera e non solo.
il disco di quel Trovatore,l’ho comprato agli iniz degli anni 70 un ottima incisione,ad altissima fedelta,ch mette in risalto la bellezza delle voci,e il suono orchestrale
gia, in totale il catalogo discografico “ufficiale” di Gabriella Tucci consta di tre (dico 3) incisioni fatte nell’arco di 10 anni:
trovatore, pagliacci e turandot…. solo la Genger e la Chiara credo incisero meno…
La Tucci come la Carteri,un luminoso registro centrale…con molto colore,visto che è ancora viva,nessuno la va intervistare ,con tutti questi giornalisti che ci sono in giro….