Verdi: Il Trovatore – Stride la vampa – Sigrid Onégin
Come spesso avviene ai belcantisti applicati a questo repertorio, Sigrid Onégin risulta priva dell’ampiezza e della grandeur che dovrebbero caratterizzare il cupo, terribile personaggio della zingara, che l’autore individuava quale autentica protagonista della vicenda. Però pochissime Azucene sfoggiano un canto egualmente morbido e sul fiato, una voce omogenea in tutta la gamma (a onta di qualche acuto un poco fisso) e, soprattutto, un trillo altrettanto granitico e al tempo stesso evanescente, come le fiamme che ossessionano l’invasata genitrice putativa di Manrico.
e si non si può che ammirare la vocalista, ma come Azucena la grande Onegin ha a che fare come i crauti a colazione. Niente proprio.
Questa splendida “anella” di congiunzione con i castrati, nella fattispecie ha un fraseggio che non farebbe invidia alla Sutherland. Gli acuti più ancor che fissi sono spettrali e a me non guasta
Ciao, non mandarmi al diavolo,
ma sai che se non capisco, devo
chiedere chiarimenti.
Bene. Ma cosa sarebbero
gli acuti spettrali? Ciao.
Caro Miguel mi piace l’aggettivo spettrale, sortito dal fantasioso Albertoemme, lo trovo evocativo per la Onegin! Non tanto per gli acuti fissi quanto il fraseggio che nella sua perfetta, musicalissima monotonia fa apparire il personaggio distante, immateriale, lunare . Ha ragione Aureliano a lodare la vocalista, poi la voce è splendida! ed anche a me manca una più sanguigna Azucena.
figurati…per me un acuto un po’ fisso e freddo. Pensa anche a Moreschi o ai migliori acuti dei controtenori. A mio avviso suonano un po’spettrali. Non si d’accordo?
E un buon prodotto contro il cerume?
Ma, mica tanto.
solo cerume? ma allora sei guarito da quell’ascesso. Me ne rallegro 😉
http://www.farmaciacontaldi.it/img/p/9495-6121-large.jpg
Mi piacerebbe mettere questa immagine nella home del blog, per i bisognosi. E’ un prodotto ottimo per stappare le orecchie e disinfettarle