Per il padre e la figlia non può che valere il brocardo milanese “mal trà insema”. Quanto alla figlia dalla voce vuota in basso, sorda al centro, imprecisa nell’ornamentazione (perché Brunnhilde prevede anche, quale esplosione di forza, i trilli) e … Continua a leggere
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Quaresimal V: Jonas Kaufmann e Dmitri Hvorostovsky
Per il primo venerdì della nostra quaresima la penitenza non poteva che essere doppia, e allora “gustatevi” i divini Kaufmann e Hvorostovsky in una delle pagine più celebri dell’opera mai scritta da Giuseppe Verdi. Qui, alla lettera, ché le forcelle … Continua a leggere
QUARESIMAL IV: ELIZABETH CONNELL
Fu l’ultima scoperta di Francesco Siciliani quando passò la propria vecchiaia alla Scala con la qualifica di direttore artistico. Ci venne presentata (rectius propinata) come una grande tragica dalla voce drammatica, sontuosa, dall’accento sagace e callassiano. Prima presentazione fu l’Ortruda … Continua a leggere
Quaresimal III: Helga Dernesch, donna Leonora de Vargas
Come dice il proverbio il buongiorno si vede dal mattino e l’assolo che apre il quadro della Madonna degli Angeli assurge, nell’esecuzione di una in molti sensi principiante Helga Dernesch (all’epoca della registrazione, ventiduenne all’anagrafe, ma vocalmente ben più anziana, … Continua a leggere
QUARESIMAL II: JOSE CURA in TOSCA
Dall’algore del Nord al calore del Sud si direbbe nelle presentazioni di radio Osanna, che ha stazioni e sedi in ogni luogo, per presentare Josè Cura qui agli inizi della propria carriera ed in un passo di Tosca non particolarmente … Continua a leggere
Quaresimal I. Waltraud Meier in Fidelio
La prima puntata della nostra penitenziale rassegna è dedicata a una di quelle che sogliono definirsi cantanti attrici. Una cantante di grande voce, di tecnica non altrettanto grande, ma generosa interprete dei desiderata del pubblico non meno che fine conoscitrice … Continua a leggere
Quaresimal
Nel promettere la ripresa, dopo Pasqua, degli ascolti dedicati alla voce di basso abbiamo annunciato o, forse, minacciato quaranta giorni di penitenza. Senza offendere il sentimento religioso, anche perché fortemente e, magari, tradizionalmente radicato e vissuto da alcuni di noi, … Continua a leggere