La risposta autarchica (scaligera in primis, ma non solo) alle istanze della Rossini Renaissance in corda di basso. Ovvero, come imparare a rimpiangere non solo Corena, ma lo stesso Montarsolo. Tanto per rimanere nell’ambito dei tenori mancati. Si “apprezza” in … Continua a leggere
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Quaresimal XXXIII: Magdalena Kozena
Ovvero, la dimostrazione (in negativo) che la qualità del suono influisce direttamente sull’efficacia dell’espressione. Abbiamo udito, negli anni, Carmen ora ammiccanti, ora marcatamente sensuali, alcune così esplicite nel loro essere (o per meglio dire, posare da) femme fatale, da … Continua a leggere
Quaresimal XXXII: Katia Ricciarelli
In un Quaresimal che si rispetti non potevamo certo privarci – e privare il nostro pubblico di penitenti – della Kationa nazionale: eccola qui, dunque, in una delle sue più celebri interpretazioni rossiniane, il rondò di Elena da La donna … Continua a leggere
Quaresimal XXXI: Jon Vickers
Quando si parla di Jon Vickers, cantante il cui repertorio è stato, di fatto, limitato almeno dal 1965 ai titoli wagneriani oltre che Peter Grimes, Otello e don Josè (oltre a qualche sporadico Andrea Chenier) la parola della vulgata è … Continua a leggere
Quaresimal XXX: Ferruccio Furlanetto
Ferruccio Furlanetto – uno se non IL basso verdiano più celebrato al momento chi canta con „accento nobile (!) e gran raffinatezza (!)“ come scriveva un giornalista Viennese in occasione del suo Fiesco l´anno scorso. Sentiamolo nell´aria di Procida nei … Continua a leggere
Quaresimal XXIX: Gloria Scalchi
Gloria Scalchi, Le Prophète, Comme un éclair Tra le più recenti eresie tecnico-vocali escogitate dalla vociologia ufficiale per dare giustificazione dottrinale all’imperversante moda malcantista dell’incolto sopranino di coloratura che si rifugia nelle più comode tessiture del mezzosoprano d’agilità e … Continua a leggere
Quaresimal XXVIII: Agnes Baltsa
Dal suo debutto nel 1970 come Oktavian (Rosenkavalier) Agnes Baltsa è stato uno dei beniamini assoluti del pubblico viennese. Una „favorita del re“ Karajan, di cui il direttore si era servito come si era servito di altri cantanti per il … Continua a leggere
Quaresimal XXVII: Stuart Burrows
Prodotto tipicamente anglosassone – e come tale salutato dai locali critici come un redivivo Rubini – Stuart Burrows ha infestato diverse incisioni a loro modo storiche, pretendendo di incarnare il prototipo del tenore belcantista e mozartiano. Purtroppo i desideri raccontati … Continua a leggere
Quaresimal XXVI: Erwin Schrott
Agli albori della carriera era un simpatico ragazzone dalla robusta voce, che avrebbe potuto, in possesso di più salda tecnica, affrontare con sistematicità le opere di Rossini, Donizetti e Bellini, repertorio in cui la penuria di voci maschili (di basso … Continua a leggere
Quaresimal XXV: Cheryl Studer
Proprio dopo il Bolero di Elena nei Vespri Siciliani del 1989 la via crucis scaligera di Cheryl Studer visse una delle sue più rumosose “stazioni” ( qui opportuamente tagliate dagli editors del video ). Voce importante e sonora, di grande qualità timbrica, stupendamente … Continua a leggere
Quaresimal XXIV: Bryn Terfel
La parte del dottor Malatesta, scritta per un cantante (Antonio Tamburini, che all’epoca della prima rappresentazione era in carriera da venticinque anni) notoriamente “corto” in alto, insiste nella cavatina di sortita, come in altri passi dell’opera, sulla zona del passaggio … Continua a leggere
Quaresimal XXIII: Anna Netrebko
Netrebko said in a recent interview: “I cannot hold my voice any more. I tried quite a long time to stay in my repertoire and hold it back. But I don’t see any reason to do that any more, especially … Continua a leggere