Luciano Pavarotti ha rappresentato, nei miei ricordi di ascoltatore e nella mia formazione musicale IL tenore (così come Karajan ha rappresentato IL direttore). Il tenore per eccellenza: nel fisico, nel repertorio, nei pregi e nei difetti. E soprattutto nella voce, … Continua a leggere
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Pavarotti remembered II^
Con Giulia Grisi sono fra gli autori del blog quello che ha sentito più volte in teatro Luciano Pavarotti a partire da un Elisir d’amore scaligero del dicembre 1971 sino ad una recita di Tosca il 27 ottobre 1999 al … Continua a leggere
Luciano Pavarotti remembered
I have mixed feelings about Luciano Pavarotti. While Carreras had the greatest natural vocal gift among the „Three Tenors“ and Domingo was the „cleverest“ (not always in the best sense) and the most convincing performer on stager, Pavarotti was by … Continua a leggere
Verdi Edission: Un Ballo in Maschera
La prima rappresentazione di Un Ballo in Maschera andò in scena a Roma al teatro Apollo il 17 febbraio del 1859. Fama e successo non risparmiarono al compositore ormai di fama mondiale come al librettista, debuttante, Antonio Somma, una gestazione … Continua a leggere
Mese verdiano VI – L’accento verdiano parte prima: " Ma se m’è forza perderti"
Secondo gli storici della musica nemmeno Giuseppe Verdi avrebbe lasciato una esatta e completa definizione di “accento verdiano”, espressione comune e diffusa nella storia come nella critica musicale, dato che l’espressione indica sinteticamente i modi del fraseggio pertinenti alla sua … Continua a leggere
Il mito del primo uomo: Arturo dei Puritani
E’ inutile dire che il ruolo di Arturo nei Puritani, ultima opera scritta da Bellini, è da sempre uno dei topoi del repertorio tenorile, tra i più grandi ruoli dell’amoroso romantico. Questo perché il ruolo fu pensato ad hoc per … Continua a leggere
Duchi di Mantova "belli e fatali"
E’ il prototipo del seduttore, senza scrupoli e, soprattutto, senza sentimenti, se non falsi, simulati e strumentali al proprio scopo. Seduttore per il gusto della seduzione, per placare la fame predatoria.Nonostante l’unico momento di vero sentimento, rappresentato dalla sezione centrale … Continua a leggere
I Lombardi alla prima crociata
I Lombardi alla prima crociata dovevano essere l’opera della conferma, quando andarono in scena l’11 febbraio 1843 alla Scala, conferma che Verdi non fosse una meteora, ma un solido musicista, l’erede della tradizione italiana.E’ compito della critica togata definire il … Continua a leggere
Le interviste: Shalva Mukeria
Fedeli all’impegno preso ed alle finalità che ci siamo dati con questa nostra infrequente rubrica, siamo riusciti finalmente ad incontrare Shalva Mukeria a Genova. Il tenore georgiano è fra i pochi giovani artisti che ci abbiano favorevolmente impressionato. Come potrete … Continua a leggere
Edgardo di Ravenswood, l’arte romantica della morte.
Se fosse stato un tenore del giorno d’oggi, Louis Gilbert Duprez, interprete della prima rappresentazione della Lucia di Lammermoor a Napoli nel 1835, si sarebbe accontentato dei generici consensi riscossi originariamente cantando il repertorio del tenore di grazia rossiniano.Generico consenso … Continua a leggere
Osborn " l’ardito " e la legge di Arnoldo.
Le rappresentazioni concertistiche del Guglielmo Tell romano ci hanno offerto l’occasione di ascoltare un tenore di grandi capacità vocali, oltre che molto coraggioso, poiché si è fatto carico di un ruolo terribile, rifiutato da vari suoi colleghi più noti e … Continua a leggere
La perdita della nobiltà, ossia la storia interpretativa del Requiem di Verdi
Spentisi oramai i riflettori sul mancato Requiem scaligero – vittima del consueto “teatrino” sindacale che puntuale ad ogni autunno imbastisce l’indegno spettacolo dei suoi ricatti, pretesti e ripicche – si può tornare a parlare del Requiem di Verdi. Opera questa, … Continua a leggere