Questi giorni coincidono con il sessantesimo anniversario del debutto londinese di Maria Callas in Norma, con Vittorio Gui, Ebe Stignani, Giacomo. Vaghi e Mirto Picchi. Una produzione che viene ricordata come la più bella Norma della Callas in teatro, ma … Continua a leggere
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Riflettiamo sul Fidelio
Era logico che qui ed altrove la trasferta viennese offrisse spunti di polemica e, più ancora di riflessione in questo mese di settembre che per quantità di proposte sembra febbraio o marzo. Alcune posizioni mi sono note e sapevo sarebbero … Continua a leggere
Norma A.D. 1910
Norma un secolo prima di Cecilia Bartoli. Confessiamo: era un pensiero che a prescindere dall’improvvido approdo della diva ci incuriosiva e proprio con quella data 1910, perché il 1910 sancisce la transizione fra canto ottocentesco e canto verista. Da quella … Continua a leggere
Vendetta ti chieggio: le grandi Donn’Anna
In fondo, dato il temperamento del personaggio, alla vendetta potrebbe benissimo provvedere da sola senza nessun ausilio vuoi di don Ottavio o di chicchessia. Oltre che virago la nostra è anche ipocrita. Deve, quindi, salvare le convenienze sociali, ossia la … Continua a leggere
Erlkönig
Da più parti si ritiene che il pubblico, soprattutto quello di ausoni natali, debba essere sollevato dalla condizione di profonda arretratezza culturale in cui versa. Solitamente i sostenitori di siffatte teorie educative ritengono di essere i migliori pedagoghi, o forse … Continua a leggere
Il mito della primadonna: Turandot, Principessa di gelo
Presentando il nostro concerto dei centomila ci eravamo soffermati sulla cosiddetta liricizzazione del repertorio verdiano, che spesso altro non è che una bonsaizzazione dello stesso. Osservando la storia dell’interpretazione della Turandot pucciniana assistiamo per così dire al processo inverso: un … Continua a leggere
Il mito della primadonna: Norma e Giuditta Pasta, una e …bina!
Giuditta Pasta una e bina si potrebbe con superficialità affermare pensando che la cantante fu interprete a distanza di nove mesi ( 6 marzo e successivo 26 dicembre) dei ruoli protagonistici di Sonnambula e di Norma.Oggi pochi soprani hanno affrontato … Continua a leggere
Un Don Giovanni reazionario?
Dopo aver diffusamente trattato del Don Giovanni barocchizzato (o meglio pre-barocchizzato) secondo la revisione di Renè Jacobs (e dei suoi confratelli di culto filologico), propongo l’ascolto di un Mozart reazionario che sicuramente suonerà scorretto e intollerabile alle “raffinate” orecchie di … Continua a leggere
Non solo Lieder
Le nostre riflessioni e gli ascolti collegati sono dedicati a coloro i quali hanno avuto la ventura di assistere al concerto scaligero del signor Bostridge.Noi abbiamo deliberatamente mancato l’appuntamento.Qualcuno dirà perché siamo preconcetti e tanto ignoranti da non comprendere la … Continua a leggere
Tristan und Isolde: riflessioni, parte II
In attesa del 7 di dicembre, quando (sindacati permettendo naturalmente) la coraggiosa bacchetta di Barenboim si alzerà, per condurre l’orchestra del Teatro alla Scala sugli impervi sentieri di una partitura di gran lunga superiore alle sue odierne capacità (è la … Continua a leggere
Tristan und Isolde: riflessioni, parte I
Parlare di Wagner non è facile. Lo è ancora di meno per l’ascoltatore o l’appassionato del melodramma italiano o, almeno, di ispirazione italiana.Tristano ed Isotta è opera sia da grandi cantanti che da grande direttore. E se è per quello … Continua a leggere