I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Sonia Ganassi in Elisabetta Regina d’Inghilterra.

Ascoltiamo il (nominale) mezzosoprano Sonia Ganassi, assidua frequentratrice delle parti Colbran in ossequio all’odierna vulgata secondo cui la voce della leggendaria primadonna sarebbe stata non di autentico soprano drammatico ma di mezzosoprano acuto, alle prese con il finale dell’Elisabetta rossiniana. … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Nicolai Ghiaurov nel Macbeth.

Esempio tra i più classici di emissione pomposa, autocompiaciuta, tendenzialmente gonfia, cavernosa, indietro, pesante, priva di varietà nelle dinamiche, nei colori, nel “dire”: solo la statica, pigra e narcisistica ostentazione di una generosa natura vocale. La registrazione live evidenzia poi, … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini, impariamo ad ascoltare. Il “canto antico” dei moderni barocchisti.

Dopo aver esaminato nelle scorse settimane due spettacolari esempi di canto mezzosopranile quali Supervia e Obukhova, verifichiamo con l’ascolto odierno lo stato viceversa problematico in cui versano ai nostri giorni le voci di nominale mezzosoprano/contralto specializzate nel repertorio antico. L’aria … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini, impariamo ad ascoltare. Jonas Kaufmann nel(la) Gralserzählung.

Analizziamo oggi un esempio manifesto di emissione “indietro”, tutta sbadigliata, biascicata e rimasticata tra retrobocca e naso, difetto che si ripercuote e sulla pronuncia, che risulterà innaturale, sbiadita, fosca, impastata, e sull’intonazione, anch’essa piuttosto nebulosa quando non del tutto difettosa. … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo a confrontare. Maria Callas vs. Mariella Devia nel Turco in Italia, ossia della “asetticizzazione” della vocalità femminile e del belcanto.

Sull’onda della polemica di questa settimana riguardante la vocalità di Maria Callas, colgo l’occasione per un ascolto comparato che evidenzi l’impoverimento tecnico ed espressivo che nell’ultimo mezzo secolo ha investito l’esecuzione del repertorio belcantistico. Impoverimento perpetratosi a dispetto della c.d. … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Lucia Valentini Terrani nel Maometto II, ossia della vocalità femminile “intubata”.

Il titolo dell’odierna puntata serve a mettere preventivamente a tacere le reazioni di chi anche questa volta interverrà nella solita inopportuna difesa della propria cantante preferita accusandomi di sterile tecnicismo nonché di cattivo, volontario e disonesto accanimento critico, teso solo … Continua a leggere

I venerdì di Mancini: impariamo ad ascoltare. Michael Spyres in Ciro in Babilonia.

Alcune considerazioni sull’esecuzione della grande aria di Baldassarre offerta da Michael Spyres nella recente rappresentazione pesarese del Ciro in Babilonia. Altrove ho dovuto subire attacchi personali e corali ostracismi solo per essermi dichiarato per nulla convinto dalla prestazione vocale del … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Tredicesima puntata: Placido Domingo in Otello.

Placido Domingo è l’emblema della svolta subita dall’arte del canto nel Ventesimo Secolo come conseguenza della diffusione del disco. Il trionfo del colore, del timbro, la voce fonogenica – indispensabile per fare carriera discografica – come attributi fondamentali ed intrinseche … Continua a leggere