La scena della lezione, il luogo delle più audaci e sfrontate “sostituzioni” a opera di primedonne, in qualunque corda. Iniziamo con l’aria canonica, nella spumeggiante esecuzione di una cantante che contribuì in maniera decisiva alla riscoperta di Rossini, quando ancora … Continua a leggere
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Ventiquattr’ore di Barbiere 14: “Pace e gioia sia con voi”
Abbiamo parlato del Conte come del vero protagonista dell’opera. All’inizio del secondo atto entra in talare, spacciandosi per don Alonzo allievo di don Basilio. Nell’immaginario popolare si privilegia la voce falsettante del falso “curiale” che inneggia alla pace ed alla … Continua a leggere
Ventiquattr’ore di Barbiere /13: Finale – I atto
Claudio Abbado, Hermann Prey, Teresa Berganza, Luigi Alva, Enzo Dara, Paolo Montarsolo: Il grande finale dell’atto I è uno degli esempi più chiari della “follia organizzata” rossiniana. L’azione segue un ritmo serrato: dall’entrata del Conte travestito da soldato ubriaco in … Continua a leggere
Ventiquattr’ore di Barbiere 12: “Manca un foglio” (aria alternativa)
Composta da Pietro Romani per un ciclo di rappresentazioni fiorentine nell’autunno 1816, caratterizzato da un Bartolo non particolarmente brillante come virtuoso, l’aria “Manca un foglio” non regge il paragone con l’originale, ma è un pezzo divertente e d’effetto, se ben … Continua a leggere
Ventiquattr’ore di Barbiere 11: “A un dottor de la mia sorte”
Enzo Dara: La grande aria buffa del Dottor Bartolo per gran parte dell’800 e del ‘900 venne sostituita da un brano di Pietro Romani (che lo scrisse in occasione della ripresa fiorentina dell’opera, a cui non partecipò Rossini): le ragioni … Continua a leggere
Ventiquattr’ore di Barbiere /10: “Dunque io son”
Fiorenza Cossotto, Sesto Bruscantini: Il duetto tra Figaro e Rosina è un capolavoro di arguzia e di finzione: il finto stupore e la sorniona soddisfazione della protagonista si intrecciano con l’ironia di Figaro che sa, vuole e può tenere in … Continua a leggere
Ventiquattr’ore di Barbiere 9 – “La calunnia è un venticello”
Samuel Ramey (nell’originale Re Maggiore): Ezio Pinza (in Do maggiore): Della celebre aria di Don Basilio – intrigante e subdolo macchinatore d’inganni – propongo due versioni: la prima nell’originale Re Maggiore, la seconda abbassata di un tono nel Do Maggiore … Continua a leggere
Ventiquattr’ore di Barbiere 8: “Una voce poco fa” (per soprano)
E dopo la Rosina mezzo, ecco il soprano, che esegue però l’aria nella tonalità originale di mi maggiore (e non trasposta mezzo tono sopra, come da tradizione), scende in maniera impeccabile (laddove molte esponenti della categoria o sfoggiano suono sbracati, … Continua a leggere
Ventiquattr’ore di Barbiere 7: “Una voce poco fa” (per mezzosoprano)
Rosina mezzo o soprano? La prima interprete (Geltrude Righetti Giorgi), definita contralto, era un mezzo acuto (come dimostra anche la parte di Cenerentola, composta per lei) e i soprani non persero tempo a “impossessarsi” della parte. Per alcuni di loro … Continua a leggere
Ventiquattr’ore di Barbiere 6: “All’idea di quel metallo”
Sono quasi certo che esista di questo duetto una più completa esecuzione ovvero quella Stracciari / Carpi, ma questa all’aperto (arena Flegrea 1958 sotto la guida sicura e lieve nel contempo di Vincenzo Bellezza) ad opera di Aldo Protti, che … Continua a leggere
Ventiquattr’ore di Barbiere 5 – “Se il mio nome saper voi bramate”
Uno dei Conti di riferimento nella declinazione del tenore di grazia (che non equivale necessariamente a tenorino languido e svociato) è senza dubbio Tito Schipa, certo privo del rondò (e anche dei trilli previsti dall’autore alle parole “al tramonto del … Continua a leggere
Ventiquattr’ore di Barbiere 4: cavatina di Figaro
Due registrazioni prossime o superiori al secolo ovvero Galeffi, famoso per essere stato il baritono verdiano per eccellenza del secolo scoro e Riccardo Stracciari, passato alla storia per Figaro e il repertorio verdiano. Voci importanti, sontuose entrambe, tecnica esemplare in … Continua a leggere