Il Benvenuto Cellini, con cui il Teatro dell’Opera della capitale di fatto inaugura le celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario della morte di Berlioz, è il classico esempio di ottime intenzioni che si risolvono in un risultato interlocutorio. Buona l’idea di … Continua a leggere
Archivio dell'autore: Antonio Tamburini
Carmen a Bologna: venghino signori venghino!
Uno spettacolo di trucchetti casalinghi e illusioni (più o meno) bene orchestrate, allestito a beneficio di un pubblico distratto e turistico. Questa l’idea registica, o come si dice oggi, il concept (cui non sembra estranea una sottile ironia nei confronti … Continua a leggere
Paolo Poli (1929-2016)
E’ scomparso ieri sera Paolo Poli, colonna del teatro italiano. Certi che l’interessato non avrebbe gradito piagnistei o sbrodolate varie, lo ricordiamo con l’arte sua (un estratto della formidabile Nemica di Dario Niccodemi, uno dei suoi cavalli di battaglia a … Continua a leggere
Tanto per essere banali!
Bach paralleli: Quinto concerto brandeburghese, BWV 1050
Columbia Chamber Orchestra, dir. Fritz Reiner (1949) Concentus Musicus Wien, dir. Nikolaus Harnoncourt (1964) Nei commenti al ricordo di Nikolaus Harnoncourt è stato scritto che, tra i meriti dell’illustre direttore da poco scomparso, è da annoverarsi quello di avere, con … Continua a leggere
Genetliaco di Rossini, 24: Mosè.
La nostra giornata non può che concludersi là dove era iniziata, nel concerto della riaperta e risorta Scala, con la preghiera del Mosè affidata ad alcune delle più grandi voci allora in attività. Quello che nel 1946 era testimonianza del … Continua a leggere
Genetliaco di Rossini, 22: Stabat mater.
Chiudiamo la nostra giornata rossiniana con tre preghiere. La prima, quella della composizione sacra forse più ambiziosa, è affidata alla voce onnipotente e quasi ultraterrena di Lev Sibiriyakov.
Genetliaco di Rossini, 20: Guglielmo Tell.
Il canto dell’innamorata Matilde, eroina del melodramma rossiniano che più di altri si proietta nella “musica dell’avvenire”, affidato alla voce nobile e sontuosa di Anita Cerquetti.
Genetliaco di Rossini, 18: Bianca e Falliero.
Ad ulteriore testimonianza di quanto le terre d’oltre Oceano abbiano dato alla storia dell’interpretazione rossiniana proponiamo Gianna Rolandi, florida ragazzona newyorkese che in vent’anni di carriera nei massimi teatri (americani ma non solo) è stata Amenaide, Elcia, Clorinda (in una … Continua a leggere
Genetliaco di Rossini, 16: La Cenerentola.
Il rondò di Angelina in una delle prime versioni testimoniate dal disco. Esemplare soprattutto per l’emissione al grave e la precisione e fluidità delle figure ornamentali.
Genetliaco di Rossini, 14: Il turco in Italia.
Uno dei momenti irrinunciabili dell’opera comica (non solo rossiniana), vale a dire il confronto fra primadonna e basso buffo, qui nell’esecuzione, mirabile per eleganza e finezza, di due interpreti avvezzi anche e soprattutto al repertorio serio. Perché non è con … Continua a leggere
Genetliaco di Rossini, 12: Otello.
Uno dei momenti topici del teatro rossiniano, la sfida, come dire l’occasione per il tenore contraltino e il baritenore (e ovviamente il soprano) di incrociare, non solo metaforicamente, le spade. Tra Otello e Donna del lago la scelta è caduta … Continua a leggere