Rossini uomo della metafora potremmo definirlo. Nel rispondere alla Diva in ogni senso in affanno non viene meno al principio che molti e molte dovrebbero avere a tesoro: “meglio rimpianti che compianti”.
Giulietta mia cara,
Voi siete unica, per la Vs. affezione e per la Vs. amicizia a chi, immeritatamente Voi, Artista somma fra le grandi, chiamate illustre e venerato. La fama mia oggi riposa ancora sulla Arte Vostra e di poc’altre somme. Ma proprio perché è Arte sublime deve rimanere tale nella memoria e nel ricordo di chi ha avuto l’incomparabile privilegio di udirla e di vederla e non deve essere offerta ad un grado che non sia il grado sommo, mia cara.
Lasciate Semiramide al ricordo di chi ebbe il privilegio di sentirla dalla voce e dall’Arte somma di Giulia Grisi.
Vi attendo come pure vi attende madama Rossini, che Vi saluta
Vs. affezionatissimo
Rossini
Gli ascolti
Rossini – Semiramide
Dolce pensiero – Montserrat Caballé (1988)
Ma che sbrodolata questo raggio lusinghiero canticchiato dalla Caballé, che urla al posto degli acuti! Rossini va cantato con agilità di forza, la Caballé la esegue tutta mollemente di grazia, è un contro senso in Rossini.
Povera Montsy… ultraimpreparata…. ma come si può presentarsi in pubblico in quelle condizioni? e poi nelle interviste all’epoca faceva la tutta umile… occhi bassi… ma per favore!!!! questo ascolto è la degna esplicazione di ciò che scrisse il Divino Gioachino alla Diva Giulia…. e oggi le cose vanno pure peggio… saluti Maometto II
Mah, nel 1988 la Caballè era alla frutta, anzi al dessert, anzi al caffè… A parte questo, dubito che anche nel 1968 quella di Semiramide sarebbe stata propriamente la sua parte; ma coi mezzi intatti di allora certo si sarebbe inventata qualcosa per farcelo credere.
Quanto al carteggio Grisi – Rossini, che dire? La saggezza superiore di due Sommi.