MADGA AL FAMEDIO!!!

135617462_1424812026Oggi dobbiamo ricordare che è trascorso un anno dalla scomparsa di Madga Olivero. Celebrare l’arte di quella che è stata una delle più interessanti personalità vocali di questo secolo è doveroso. Si può scegliere fra le cose più significative dell’Olivero come Adriana, Fedora, Francesca, Tosca. Siamo sinceri tutto o quasi dell’arte interpretativa e vocale dell’Olivero è pubblicato, ripubblicato, trasferito su canali virtuali e quindi qualunque scelta è ripetitiva, ripropone cose note e amatissime dal pubblico.
Quindi non resta che proporre la divina Madga in confronto con la divina Madga. E la scelta è ricaduta sulla aria di Tosca. Più volte la cantante ebbe modo di dichiarare che il personaggio un po’ plateale ed un po’ volgarotto dell’isterica cantante non la convinceva e che il tardivo accostamento derivava anche dalla limitata “convinzione” e comprensione dell’eroina pucciniana. Poi dopo il debutto il personaggio divenne, come altri, uno dei personaggi dell’Olivero e le colleghe, nolenti o volenti, con questa realizzazione devono fare i conti. Solo che poi ci si domanda con quale realizzazione perché nel volgere di circa venti anni dal video realizzato per la Rai nel 1957 alla registrazione del debutto al Met nel 1975 nella cosiddetta preghiera (che credo di averlo scritto sono le rampogne di Tosca verso il Padre Eterno) i tempi le dinamiche e l’idea interpretativa si sono modificate e non poco. Si potrà dire che la realizzazione del Met deve anche tener conto dell’età e di una economia di energie, ma che gusto ed eleganza nell’utilizzare al massimo grado il proprio mezzo non certo più integro, perfetto per l’immagine di una Tosca, ormai distrutta, la cui reazione può essere solo quella isterica dell’uccisione del proprio torturatore
Immagine anteprima YouTube
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Insomma la signora Olivero dimostra ancora e sempre che il grande cantante, pur fedele alla propria concezione del personaggio, non può e non deve essere uguale a sé stessa.
MA la celebrazione vuole essere anche un invito ed uno spunto polemico. Madga Olivero è stata sepolta al cimitero Monumentale di Milano per la precisione Edicola S reparto D casella ( fila quinta). Al Monumentale di Milano sono sepolti molti cantanti d’opera a partire da Rosina Penco sino all’Olivero, passando per la Stolz, la Favero, Francesco Merli. Con l’esclusione di Tancredi Pasero, inumato al Famedio, tutti in sepolture scelte dagli stessi o dagli eredi e magari pure di fortuna dopo che la Municipalità le aveva “confiscate” perché in cattivo stato (come accaduto per la Storchio e la Tetrazzini) ci sembra impossibile che nel luogo dove ormai hanno ex officio diritto a farsi seppellire i sindaci (neppure fosse la cripta dei vescovi o le grotte vaticane!) dove trionfante la municipalità ha sistemato direttori di quotidiani sportivi, ex soubrette dedicatesi al sociale ed alla politica e cantanti di musica leggera convertitisi anch’essi alla politica e mariti della presidente del consiglio provinciale, disegnatori di fumetti. fotografi non debba trovare posti non solo la memoria, ma i resti mortali medesimi di quella che è stata una delle figure esemplari del teatri d’opera e dell’arte canore di ogni tempo.
24543899E’ solo una idea perché quel luogo della memoria deve, a nostro avviso, accogliere coloro che sono stati esemplari nella loro arte e, perdonate l’Olivero è nel suo genere pari a colui che -giustamente- occupa la posizione principe del piano superiore del Famedio Milanese.

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