Abbiamo già avuto occasione di osservare come la difficoltà della sinfonia della Gazza ladra sia data dalla necessità di conciliare la maestosità dell’impianto (solo le ouverture di Semiramide e Tell si pongono, per proporzioni e varietà di temi musicali, al di sopra di questa), la ricchezza dell’invenzione melodica e la potenza drammatica, veicolata dal fatto che timbri e motivi sonori ritorneranno, nel corso dell’opera, a segnare i punti decisivi della vicenda della sventurata Ninetta. Karajan giunge a una sintesi ottimale di questi tre elementi, magnificata dal sound brillantissimo dell’orchestra berlinese.