E’ appena terminata l’esecuzione scaligera di Francesca da Rimini trasmessa dalla Rai. La prima reazione è quella di proporre una Francesca (Leyla Gencer) che, insieme ad altra ed ancora più celebre l’Olivero, mancava sulla carta dell’ampiezza e della possanza vocale che il ruolo e l’orchestrale richiedono. Ma era la Leyla e le bastava un pianissimo, un sospiro per dare, poi, grazie ad un sapiente gioco di contrasti il rilievo che un forte, in realtà sottodimensionato per Zandonai, doveva avere per essere credibile. E poi con lei un teatro un’orchestra, che senza essere i più blasonati in Italia né allora né oggi, potevano permettersi il lusso di allestire Francesca perché giudati da un direttore che aveva chiare esigenze dello spartito e del canto. Temporibus illis.