nella fiduciosa attesa della prima scaligera una esecuzione di grandissimo interesse del capolavoro di Zandonai ossia la RAI 1952 diretta da Antonio Guarnieri. Trovo la direzione di Guarnieri considerato uno degli specialisti del repertorio post verdiano davvero esemplare perchè coglie i vari aspetti della partitura: il falso Medioevo, che evoca visivamente l’architettura Coppedè, l’attenzione a tutte le suggestioni novecentesche di cui il titolo sovrabbonda, con particolare interesse al novecento middleuropeo, il clima cupo e perverso dei Malatesta di cui Francesca è la vittima, dopo essere stata sacrificata dalla sua stessa gens. E poi il cast vocale capitanato da Maria Caniglia, certamente non più freschissima ed un poco matrona Francesca e ispirata dall’idea che la protagonista debba essere dotata di voce sontuosa (ed alcuni passi ancora di grande qualità timbrica) capace di superare il pesante orchestrale sopratutto alla scena del torregiano ed all’inizio del terzo atto quando deve subire le sgradite profferte di Malatestino dall’Occhio, e da un Giacinto Prandelli fedele all’idea di Paolo il Bello e Carlo Tagliabue che ci ricorda come cantare con grande scuola giovi all’espressione anche in titoli dal sapore vocale un tantino espressionista.
2 pensieri su “Zandonai – Francesca da Rimini Guarnieri, Caniglia, Prandelli, Tagliabue”
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Confesso di essere molto emozionato per questo titolo. Non vedo l’ora di poterlo riascoltare. Nel frattempo è scomparso il titolare di Paolo Il Bello… il sostituto a quanto pare non canterà nella recita del 2 maggio. Chissà il buon Pereira chi tirerà fuori dal cappello? A un giorno dalla prima, non è ancora definito chi sosterrà uno dei protagonisti… andiamo bene!
E che ruolo!!!