Le altre Tosche al Met: Claudia Muzio

Immagine anteprima YouTubeLa sera del 4 dicembre 1916 debuttava al Met Claudia Muzio e debuttava con Tosca e quale partner di Enrico Caruso, il più celebre tenore del teatro nord americano giunto ormai alla fase finale della propria carriera. Era una Muzio non ancora trentenne e che la critica del tempo giudicò un soprano lirico con qualche esuberanza temperamentale italiana. E questo a riprova che il gusto era molto differente da quello italiano e che per pubblico e critica americana il fraseggio nel contempo eloquente e nervoso, che il personaggio impone erano differenti da comprendere. La documentazione della Tosca del soprano italiano è tardiva, ma tale da metterla al di sopra di ogni altra interprete sia di quelle vocalmente dotate che delle cosiddette dicitrici. Oltre ad un vissi d’arte del 1935 sopravvive della divina Claudia, che fu una delle più famose Tosca dei suoi tempi un ampio stralcio del primo atto registrato nel 1932 San Francisco. La sigla della Tosc di Claudia Muzio è la misura. Non vi è frase che non sia detta e cantata nel contempo facendo segno nel ritrarre la donna fragile, innamorata, gelosa senza che mai vi sia il prevaricare, l’essere troppo in una direzione. Questa per altro è la sigla costante delle interpretazioni della Muzio, che a distanza di ottant’anni si ergono sopra le altre per questo perfetto equilibrio.
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