In questo giorno in cui il mondo della lirica si dedica a commemorazioni, suffragi ed uffici funebri, che si risolvono in squallidi spettacoli per Luciano Pavarotti nel decennale della morte ed in attesa di altri e della medesima specie per il quarantesimo anniversario di quella di Maria Callas il corriere vuole ed anzi deve ricordare anche il terzo della scomparsa di Magda Olivero. Sull’arte di Madga Olivero tutto è stato detto e le testimonianze fortunose, talune carenti della sua arte parlano e potrebbero anche insegnare se chi dovrebbe ascoltasse. Ecco perchè per ripetere la nostra incondizionata ammirazione per il soprano piemontese abbiamo scelto Francesca da Rimini, che quest’anno tornerà proprio dopo le recite dell’Olivero del 1959 sulle scene scaligere. Francesca, forse più di Adriana e Fedora, anche per la sua origine d’Annunziana è il titolo dove più si estrinseca la diva liberty, come a dire il titolo dove l’Olivero trionfa e celebra sè stessa.
Un pensiero su “Ricordiamo Madga Olivero”
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“Noi siamo siamo solo cantanti. Magari brave, magari famose. Lei è la Olivero”.
Cosí diceva Joan Sutherland. Ciao Madga, ci manchi!