Johanna Gadski fa parte di quella foltissima schiera di cantanti, ufficialmente wagneriani o quanto meno ricordati per essere tali, che cantava abitualmente tutto il repertorio operistico a partire da Verdi, von Weber, Meyerberr, Gluck. Spesso nel corso della sua lunga permanenza al Met affrontò ruoli mozartiani, che da molto tempo vengono ritenuti da soprano lirico e da non poco affidati, che nel vero Mozart canterebbero parti da soubrette e non già Contessa, Pamina e donna Elvira. Proprio nelle vesti di donna Elvira la Gadski si presentò al Met ed alla cantante tedesca appartiene una delle prime esecuzioni dell’aria di donna Elvira in lingua italiana. La Gadski nel ruolo della tradita dama di Burgos è sempre la Gadski ossia una voce importante, sonora, poderosa ad onta dei metodi davvero primordiali di registrazione. Contrariamente ad una delle più diffuse favolette diffuse nel mondo dell’opera, ossia che sino all’avvento della Callas i soprani non sapessero vocalizzare massime quelle di scuola e carriera tedesca, la Gadski affronta senza nessuna difficoltà la vocalizzazione che è fluida e facile accompagnata da una voce nobile nell’espressione, sontuosa nel timbro.