nella scelta dell’ascolto abbiamo molto dubitato se fosse preferibile proporre Felicie Huni o Berta Kiurina. Alla fine abbiamo scelto la seconda non perchà la Huni non meritasse di fare parte di questa parata di star del canto e dell’interptazione mozartiana, dove la cantante di Pecs ha scritto pagine inarrivabili, ma per il solo fatto che la Huni era stata recentemente celebrata mentre non abbiamo mai dedicato riflessioni alla Kiurina. di cui proprio la Huni prese il posto al teatro di Vienna. La voce del soprano essendo emessa “all’italiana” è morbida e tonda in tutta la gamma non si sente nessuno sforzo nella zona medio grave e quella medio alta è raggiante e splendente anche da una registrazione datata 1920. L’espressione è nella prima sezione dell’aria castigata e dimessa come si conviene al dubbioso personaggio mozartiano, mentre nel rondò verò e proprio emerge la facilità di esecuzione dei passi di coloratura e sempre l’assoluta eguaglianza della voce in tutta la gamma ed il legato pressochè impeccabile.
