L’ascolto delle dirette salisburghesi di questi giorni ci ha spinto a proporre un’analoga registrazione “live”, sempre dal festival della città mozartiana par excellence. Illuminante soprattutto rispetto alle qualità che di solito si associano alle direzioni di Hans Knappertsbusch (passo tendenzialmente lento, anche oltre il necessario, e scarsità di brio), mentre in questo ascolto l’orchestra risplende di vivacità e leggerezza, mentre il podio si distingue (anche) per la cura con cui segue i cantanti, non certo eccezionali sotto il profilo delle mere doti vocali. Ma l’arte del dire e quella del canto, che qui sono di fatto indissolubili complice la scrittura non troppo fiorita, sono di alto livello e rendono al meglio la situazione boccaccesca, in cui i presunti amori ancillari segnano il momento in cui si mette in moto la grandiosa “macchina” della commedia degli equivoci, che segnerà la parte conclusiva dell’opera.