Hedwig Francillo Kaufmann alle prese con la grande aria K419 dimostra, ancora una volta e non sola, quanto abbiamo detto della Bosetti, ovvero che i soprani di agilità di scuola meddleuropea disponevano di centri ampi e sonori, che non indulgevano a suoni bianchi ed aperti e che, anzi, nel centro della voce praticavano un assoluto immascheramento del suono, che consentiva loro, da un lato di salire, con suono sempre ampi e timbrati ( magari indulgendo a qualche occasionale fissità) e dall’altro di gestire con slancio e mordente qualsivoglia forma di acrobazia vocale, di sfoggiare fiati lunghissimi ovvero di rubare il fiato senza che l’ascoltatore avvertisse manomissioni di linea vocale e musicale. Insomma un’esecuzione che erroneamente si crede per essere un prodotto del dopo Callas.