Siamo giunti con la benedizione dei pugnali al momento di più alto e profondo dramma. In origine avevano pensato alla presenza in scena di Caterina de’Medici la fiorentina che nell’immaginario popolare era l’anina della congiura. Nipote di papi, papista per definizione. Poi un contralto un poco scalcinato fece propendere per il basso. Precisamente il conte di saint Bris, padre di Valentina così che il dramma della protagonista, che tiene l’amante dietro una tenda fosse di inenarrabili proporzioni. A rigore st Bris è un po’ meno basso di Marcello, ma quando la parte è affidata alla voce di autentico basso di Nazareno de Angelis la forza della fede o meglio la sua devianza che è il fanatismo sono cantate anzi suonate come non si può meglio immaginare.