Cinquant’anni fa tenori come Corelli e Tucker intrattenevano rapporti sporadici con il grand-opéra e altri, come Bergonzi, non li intrattenevano affatto o si limitavano a pagine scelte. Oggi, quando le programmazioni dei massimi teatri testimoniano che letteralmente rigurgitiamo di tenori da Ugonotti, Africana, Ebrea e Profeta, non possiamo non proporre il signor Ermolenko alias David Yuzhin.