La sinfonia del barbiere tratta da un live scaligero per ricordare come suonasse l’orchestra della Scala sessanta e più anni or sono e come un vero divino della bacchetta ufficialmente dedito a ben altro repertorio, sapesse rendere un’introduzione di quella che non è una farsaccia o un titolo del settecento napoletano, ma la grande opera comica, paradigma di una stagione che ha dimenticato o sta dimenticando la divisione per generi e quindi ammette sonorità e solennità e raffinatezze orchestrale da grande stagione romantica