La nostra giornata non può che concludersi là dove era iniziata, nel concerto della riaperta e risorta Scala, con la preghiera del Mosè affidata ad alcune delle più grandi voci allora in attività. Quello che nel 1946 era testimonianza del … Continua a leggere
Archivio mensile:febbraio 2016
Genetliaco di Rossini, 23: L’assedio di Corinto.
Parte scritta per la Cinti, recuperando la preghiera di Maometto, scritta per la Colbran, accomodata che più non si poteva per Beverly Sills, che gradiva tessiture superiori di una terza rispetto a quelle delle altre due cantanti è la dimostrazione … Continua a leggere
Genetliaco di Rossini, 22: Stabat mater.
Chiudiamo la nostra giornata rossiniana con tre preghiere. La prima, quella della composizione sacra forse più ambiziosa, è affidata alla voce onnipotente e quasi ultraterrena di Lev Sibiriyakov.
Genetliaco di Rossini, 21: Semiramide.
Finale primo Darina Takova, Ewa Podles, Rockwell Blake, Boris Martinovich, dir. Alberto Zedda – Liegi 2001 Dura, se eseguito completo, 50 minuti, sfianca direttore, che deve trovare la cifra di una pagina che mescola terra ed inferi senza eseguire una … Continua a leggere
Genetliaco di Rossini, 20: Guglielmo Tell.
Il canto dell’innamorata Matilde, eroina del melodramma rossiniano che più di altri si proietta nella “musica dell’avvenire”, affidato alla voce nobile e sontuosa di Anita Cerquetti.
Genetliaco di Rossini, 19: Aureliano in Palmira.
Nelle tessiture acute e nella agilità astratte di una cantante di gusto e tradizione prerossiniana come Lorenza Correa, famosa regina della Notte, il soprano che sembra oggi, sola fra molte colleghe cantare ed esprimere nelle opere scritte da Rossini per … Continua a leggere
Genetliaco di Rossini, 18: Bianca e Falliero.
Ad ulteriore testimonianza di quanto le terre d’oltre Oceano abbiano dato alla storia dell’interpretazione rossiniana proponiamo Gianna Rolandi, florida ragazzona newyorkese che in vent’anni di carriera nei massimi teatri (americani ma non solo) è stata Amenaide, Elcia, Clorinda (in una … Continua a leggere
Genetliaco di Rossini, 17: Maometto II.
Il terzo americano qui in chiave di basso che agli inizi degli anni ’80 ci ha fatto sognare su quella che poteva essere la sfolgorante vocalità di Filippo Galli, il basso nobile di Rossini. Molti dopo di lui ci hanno … Continua a leggere
Genetliaco di Rossini, 16: La Cenerentola.
Il rondò di Angelina in una delle prime versioni testimoniate dal disco. Esemplare soprattutto per l’emissione al grave e la precisione e fluidità delle figure ornamentali.
Genetliaco di Rossini, 15: La pietra del paragone.
Le parti di basso buffo o cosiddetto parlante hanno subito nel passato ( e se è per quello hanno ricominciato a subirlo da un ventennio) travisamenti, esagerazioni e scempi. Con un mezzo limitato Enzo Dara dimostra come si possa essere … Continua a leggere
Genetliaco di Rossini, 14: Il turco in Italia.
Uno dei momenti irrinunciabili dell’opera comica (non solo rossiniana), vale a dire il confronto fra primadonna e basso buffo, qui nell’esecuzione, mirabile per eleganza e finezza, di due interpreti avvezzi anche e soprattutto al repertorio serio. Perché non è con … Continua a leggere
Genetliaco di Rossini, 13: Il barbiere di Siviglia.
Qualcuna di più ha eseguito Rossini comico con una eguaglianza e rotondità timbrica superiore ad anche maggior proprietà di tecnica, ma l’accento piccante e misurato nel contempo, che coglie il personaggio resta, ancor oggi dopo ottant’anni dalle prime esecuzioni rossiniane … Continua a leggere