Il Teatro alla Scala è “lieto” di annunciare che il Maestro Luisotti prenderà il posto di Mikko Franck nell’imminente Rigoletto stagionale. Ennesimo forfait dell’illuminata gestione Pereira, la rinuncia di Franck è grave, ma comprensibile. Il bravissimo direttore finlandese – splendido interprete di Sibelius, Brahms, Čajkovskij, Strauss e Debussy – ci parve subito una scelta assurda per il decotto Rigoletto scaligero (spettacolo di provincialismo spinto con un allestimento e un cast semplicemente improponibili). La ragione avrebbe suggerito di affidare a Franck il dittico raveliano oppure il Rosenkavalier (togliendolo agli amabili resti di Mehta). E invece, no: meglio – hanno deciso – sprecare un direttore di tale livello (che centellina le presenze in pubblico a causa di seri problemi di salute, e che avrebbe suggerito una scelta più oculata) con Verdi, Nucci che vorrà trissare la vendetta o Grigolo che avrà scambiato il palco scaligero per Sanremo… Se di fronte ad un circo del genere se n’è scappato a gambe levate non gli si può dar torto, se, invece, il forfait è dovuto alla salute, mi spiace molto. In ogni caso è un peccato non poter sentire a Milano – se pure in un titolo mal scelto – uno dei più interessanti direttori in attività (a Roma hanno avuto la fortuna di ascoltarlo in un concerto memorabile). Consoliamoci con l’ascolto del suo Don Juan di Strauss…alla faccia di Pereira, Luisotti e il belmondo scaligero. Prosit
Un pensiero su “Mikko Franck lascia il circo del Rigoletto milanese”
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Rigoletto: non ti reggo più! Ho cancellato il tuo commento perché non c’entra un tubo con l’argomento trattato.