–Quando ho parlato di Elisabeth Rethberg ho fatto presente che la sua fama deriva senza dubbio dalla lunga carriera americana, anche se la cantante sino al 1935 cantò in patria o nei paesi di lingua tedesca. Ci sono sue colleghe dotata nella medesima misura di splendore timbrico, ancor più rifinite tecnicamente che limitarono al loro carriera alla patria o all’area di lingua tedesca come accadde per Felicie Huni-Mihacsek di origine ceca che fu uno dei maggiori soprani a Vienna ed a Monaco. Aveva cominciato in entrambi i teatri come soprano d’agilità cantando Eudossia, Sophie, la Solamita della regina di Saba per approdare a parti liriche ed addirittura lirico spinte come Elisabetta del Tannahauser, Crisotemide, Siegliende, Aida e donna Leonora di trovatore e forza. Proprio nel titolo tardo verdiano sfoggia un timbro morbido, femminile e tondo facilità in ogni gamma della voce, capacità di flettere il suono e di colorire la frase pur nel rispetto e nel controllo assoluto del suono. Chi volesse, ma ne riparleremo presto capire, limitandosi all’area tedesca, la differenza fra due grandi cantanti che eseguono con accenti sognati ed ispirati il Verdi maturo ascolti Felicie Huni ed Helge Rosvaenge nei duetti di Aida e poi li raffronti all’ultima accozzaglia di rumori e sospiretti prodotta da Kaufmann e Harteros sotto la vigile guida di Antonio Pappano. Ma è la stessa “roba”?
2 pensieri su “Il mese verdiano VI^: ma i soprani a 78 giri interpretavano ?”
Lascia un commento
Devi essere connesso per pubblicare un commento.
Dall’aspetto dell’analisi é un dettaglio irrilevante, ma mi permetta di correggere: Felicia Mihacsek (in seguito: Felicie Hüni-Mihacsek) é nata in Ungheria il 3 aprile 1891. La cittá di Pécs conserva la sua memoria con orgoglio.
grazie hai ragione grazie! Gran cantante vero?
per certi versi la preferisco alla Nemeth!