Tempo e planning permettendo ritorneremo sul concerto della Scala di domenica dove per la prima volta nella sala del Piermarini Jader Bignamini dirigeva la sua orchestra. Orchestra che abbiamo detto e lo ripetiamo rappresenta un modello di produttiva qualità nel panorama non solo milanese, ma italiano e che ciò non di meno politici e manutengoli tanto ignoranti quanto improvvisati in tutto quello che fanno (ovvero politica e cultura) prendono in giro promettendo sovvenzioni, che puntualmente non arrivano perché promesse senza copertura finanziaria o perché deviate a qualche festival della pizzica o del pizzicotto.
Tacciamo poi del comportamento nei confronti della Verdi del massimo teatro milanese, che invita l’orchestra dei bambini venezuelani (tanto valeva chiamare a kilometro e costo zero quella della civica scuola di musica) e dimentica la Verdi. A vergogna altra vergogna si aggiunge!