E mentre alla Scala, trasformata in succursale dello studio di Amici di Maria De Filippi, prosegue l’attesa per la première (disponibili ancora oggi alcuni posti, a prezzi folli è vero, per le gallerie, e sarà interessante vedere come sarà la fila per gli ingressi venduti il giorno stesso), ascoltiamo la VERA voce del tenore lirico (e non i surrogati di tenore che oggi vengono spediti, privi di voce, ignari di tecnica, sprovvisti di minimale decoro e rispetto del pubblico a cantare Edgardo, Alfredo, Des Grieux e Roméo), tutta sfogata, alta di posizione, capace di infinite dolcezze e sprezzature così come di acuti squillanti e prepotenti.