qui siamo davanti ad un Turiddu di riferimento ad onta dell’accusa, diffusa e solo in parte condivisibile di essere querulo e lamentoso. Sia chiaro Gigli non disponeva dello scatto e dello slancio di altri Turiddu a lui contemporanei come Pertile, Merli ed in lingua tedesca Rosvaenge, ma la scrittura comoda, la possibilità di far vibrare ora la corda guascona ora quella patetica hanno contribuito a fare del bullo siciliano uno dei personaggi preferiti da Gigli, che, soprattutto nella fase finale della carriera amava eseguire entrambe le opere a riprova di quale ufficio adempia la grande tecnica di canto.