Lettura non molto personale, forse non rifinitissima, sicuramente un po’ troppo “tenorile” (vedi le impressionanti bordate in acuto nella parte conclusiva del brano) per una pagina che richiederebbe accenti più dimessi e sorvegliati, ma la rigogliosa natura vocale di Galliano Masini, congiunta a una solidità tecnica che oggi sembra una chimera o magari il frutto di un’abile falsificazione dei dischi del cantante livornese, dà vita a un compare Turiddu di vasta e meritatissima fama.