E mentre l’attesa del rimediato Turiddu scaligero prosegue e perdura, come quella di Tosca nel prefinale dell’opera, consoliamoci con una versione del duetto, che dimostra come l’adozione di tempi larghi e quasi solenni non necessariamente nuoccia alla tensione drammatica. Anzi. In presenza di voci rotonde perché ben emesse, capaci di dinamica sfumata e insieme di squillare sugli acuti, la (relativa) lentezza dell’esecuzione sottolinea ed accentua il progressivo accendersi del conflitto, che di lì a poco darà luogo alla “soffiata” fatale all’eroe e, possiamo supporlo, anche alla sua delatrice.
4 pensieri su “Un Turiddu al giorno… / 10. Vittorio Lois (con Hina Spani)”
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bhe, in questo duetto a me Hina Spani piace davvero tanto.
È un errore madornale questo, non è la celebre Hina Spani, bensì Hilde Monti. Hiina Spani non ha mai inciso con Vittorio Lois.
vero hai ragione sono due Odeon Fonotipia, non è Hina Spani; a un confronto diretto si sente pure la differenza di timbro, anche se a me piace molto lo stesso. http://www.lavoceantica.it/Soprano/Monti%20Hilde.htm
e poi non per fare difese d’ufficio a certe aggressioni (che credo credere fatte in amicizia e stima) ma è la ricerca di compare Turiddu non di comare santa!
e poi concordo con aureliano è davvero brava! una cantante in più da ascoltare!