Manca un mese esatto alla prima della Cavalleria ambrosiana, uno dei titoli di punta della cosiddetta stagione Expo. Disparito ormai da un paio di mesi l’annunciato divino protagonista, il teatro non ha, a oggi, ufficializzato il nome del sostituto designato. Nella pagina web del Teatro, l’interprete di Turiddu viene ancora designato come “da comunicare”, brutto anglismo che rimanda, più che alla comunicazione mediatica, al sacramento dell’Eucaristia. Sorvolando su quelli che sarebbero i sacramenti più acconci da impartire ad alcuni dei solisti recentemente transitati sulle tavole del Piermarini, abbiamo pensato di ingannare l’attesa proponendo, ogni giorno, un’esecuzione di pagine dell’opera mascagnana. Iniziamo con i primordi del disco, ossia con Fernando Valero, che cesella un’appassionata, e vocalmente sovergliatissima, Siciliana.