Nella tradizione dei tenori veristi di prima generazione Pietro Schiavazzi fa duo con Rinaldo Grassi. Ma Pietro Schiavazzi partì subito come tenore di gusto e repertorio veristi, avendone il mezzo Grassi arrivò al Verismo ed agli stilemi veristi partendo dal repertorio ottocentesco e dal gusto di quel repertorio. Chi volesse sentire la cose migliori di Grassi deve, infatti ascoltare Africana piuttosto che Lombardi. Alle prese con il repertorio verista il tenore lirico in natura deve forzare e spingere e il luogo più insidioso è proprio il duetto con Santuzza perché certe frasi come “bada Santuzza”, “perché spiarmi sino alla Chiesa” richiedono suoni più opulenti ed una facilità nella zona medio grave della voce di cui Bassi, come successivamente Gigli, famoso compare Turiddu dovrà fare.