Consolatorie: Sena Jurinac Wigmore Hall Recital 1981

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Anja Harteros è stata costretta da un’influenza a cancellare il recital al Teatro alla Scala previsto per domenica 31 maggio.
Per garantire l’ultimo concerto della stagione agli abbonati al ciclo dei recital di canto, il Teatro ha disposto il recupero con il recital di Juan Diego Flórez in programma il 19 giugno. Invitiamo chi invece avesse acquistato il biglietto per il recital di Anja Harteros a recarsi in biglietteria centrale per la sostituzione con un biglietto per il recital di Juan Diego Flórez integrando l’eventuale differenza di prezzo oppure in alternativa per chiedere il rimborso secondo le modalità riportate nel sito.
Milano, 28 maggio 2015

http://www.teatroallascala.org/it/stagione/recital/2014-2015/anja-harteros.html

Proseguendo lungo il sentiero di una politica comunicativa (che è poi specchio di una precisa politica culturale) rigidamente improntata ai princìpi cari al Marchese Onofrio del Grillo, il massimo teatro milanese cancella il previsto concerto della signora Harteros e lo rimpiazza, d’ufficio, con quello di Florez, deliberando per giunta che l’eventuale cambio avvenga, per i non abbonati (ovvero per quegli spettatori che, magari, volevano proprio sentire la Harteros e avevano sfidato gli incerti della biglietteria digitale onde assicurarsi un posto), previa integrazione della differenza di prezzo. Questo significa che il titolare di un biglietto di platea dovrà sborsare, oltre ai 42 già versati, altri 18 euro, con un rincaro complessivo che supera il 40% del prezzo di partenza. Il tutto per un concerto (quello di Florez) per il quale la disponibilità on line è al momento superiore alle 700 (diconsi settecento) unità. Lasciamo a chi legge ogni commento su queste belle strategie di marketing, o più banalmente di sbigliettamento, e ci godiamo, in riparatoria e GRATUITA sostituzione del mancato recital, la registrazione di un concerto londinese di Sena Jurinac, classe 1921 e quindi prossima alla sessantina al momento della performance considerata. Un programma lungo, impegnativo e variegato, che si adegua perfettamente non solo alle possibilità di una primadonna ancora nel pieno dominio delle proprie risorse tecniche ed espressive, ma alle legittime aspettative del pubblico, che dal recital di una diva (quale indiscutibilmente la Jurinac è stata) attende qualcosa di profondamente diverso dalla mera giustapposizione di autori, musicali e magari anche letterari.

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