W la Verdi, dunque… Sì, perché finalmente il nostro sempre poco attento Ministero dei Beni Culturali ha concesso all’orchestra milanese la qualifica di Istituzione Concertistica Orchestrale (ICO in burocratese), passaggio necessario – nell’assurdo bizantinismo della nostra amministrazione pubblica – perché un’orchestra venga riconosciuta come tale, non essendo sufficienti per i grigi custodi dei timbri apostille, i meriti conquistati sul campo. Ma sospendiamo la sacrosanta polemica: è tempo di festeggiare perché una delle più importanti istituzioni culturali del paese è salva. Almeno per ora. Speriamo solo che ai “titoli cruscanti” seguano più “sonanti” fatti concreti, ossia il mantenimento delle promesse…prima che i soliti mangioni si imbandiscano nuovamente la tavola.
Carl Maria von Weber: “Aufforderung zum Tanz” (orchestrazione Berlioz) – Hans Knappertsbusch (1960)
Bella notizia, ma al momento niente dei soldi promessi (e arretrati) sembra essere arrivato. Solisti in attesa del cachet da mesi e mesi. Si arriverà preso a una soluzione? Si spera!