Diretta da Juraj Valčuha (RAI Torino) l’orchestra ha bel suono, nessun pathos, eccessiva meccanicità, in alcuni punti (finale) clangori insensati; le scene di colore risultano indistinguibili dai momenti tragici e patetici. In un cast di voci microbiche Angeles Blancas Gulín, vuota in prima ottava, grida in alto ed è prossima al parlato nelle scene di maggiore concitazione. Sua degna figliastra Ira Bertman; i tenori Vacik e Briscein suonano identici, ovvero pronti per il dottor Cajus a Brno. L’abborracciata regia di Hermanis evoca, alternativamente, uno spettacolo di marionette e una filodrammatica socialista. Scarso pubblico in estasi, soprattutto per l’”audacia” della proposta.
Janacek – Jenufa
Atto II
Mamičko, mám těžkou hlavu – Zinaida Jurjevskaya (1924)
Spiegazione forse necessaria (o forse no): il pezzo nasce per una sfida con l’amico Ivanoff (che, attonito, ha assistito con me alla pomeridiana del 22 aprile). Mi sono dato l’obiettivo di dire in non più di cento parole tutto quello che c’era da dire sullo spettacolo.
Y doy fe de que se dice todo lo había que decir.
http://youtu.be/Dl3MrQtiajM
C’eravamo…