Ad una settimana da Carmen, che viene ripresentata (un po’ come l’aglio, che a molte persone ” si ripresenta” con sommo gaudio dei canali olfattivi dei vicini) nell’allestimento, che doveva destare scandalo e stimolare riflessioni e finì a fischi, siccome l’argomento Carmen è stato molte volte oggetto delle nostre riflessioni sotto differenti aspetti abbiamo, comunque, sentito l’urgente bisogno di proporre ai nostri lettori qualche pagina del capolavoro, sia in esecuzioni ed interpreti desueti sia ad opera di quelli più famosi e popolari.
Antonio Guarnieri, direttore famosissimo ai suoi tempi, di raffinata cultura e vastissimo repertorio sia operistico che sinfonico, appartiene oggi al primo gruppo ovvero interpreti desueti o dimenticati. Male perchè la memoria storica, l’ho sentito oggi ribadire in un programma dedicato all’impresa dei Mille, è strumento di conoscenza e di cultura. Ed aggiungo io di libertà ed indipendenza di giudizio