Francesco Navarrini era famoso per la qualità della voce di autentico basso profondo, per l’ampiezza fenomenale ed il pubblico del tempo era anche disposto in grazia della qualità naturale a perdonare il fatto che il cantante friulano non fosse raffinatissimo e rifinitissimo.
Quello il giudizio del tempo perché oggi a distanza di un secolo dalla registrazione della sortita di Fiesco del 1907 del canto non rifinito e del prevalere della natura sulla tecnica faccio fatica a ravvisarne gli estremi, bastando la smorzatura di “ah mi perdona” o l’attacco dell’arioso e sorvolo su certe acciaccature che il cantante utilizza per salire. Tralascio come da un ultra centenario disco la voce appaia ampia sonora e mai cavernosa, rischio piuttosto diffuso allora nel registrare le voci grave e oggi altrettanto per il fatto che cantano tutte in gola!