Mentre le recite del Simone scaligero volgono verso il termine, trascinadosi stancamente perché i divi del canto e della bacchetta imporrebbero per essere tali secondo tradizione code di giorni sotto la pioggia battente e, invece, si entra senza troppa fatica ed i biglietti , a condizione di godere di agiate condizioni patrimoniali, sono sempre disponibili i Grisino propongono un altro Fiesco di assoluta prestanza vocale, tanto grande e tanto indiscussa che nel 1933 ovvero durante l’epopea Pasero in Scala il ruolo del patrizio genovese, cui -come il Padre Guardnao della Forza- è dato il compito di chiudere l’opera venne affidato alla voce nobile, ampia solenne ed al fraseggio molto personale e molto vigoroso di Nazareno de Angelis. E non possiamo che condividere la scelta di allora.