Auguri sentiti e doverosi per il compleanno (75 anni) di Maria Chiara e con il personaggio di Mimì, non frequentatissimo rispetto a Butterfly e Violetta, i cavalli di battaglia della prima fase di carriera cui poi si sostituì Aida. Voce di grande qualità, buon controllo tecnico, buon gusto, molta misura in questo racconto di Mimì. E questa fu la costante sigla interpretativa della cantante ed oggi della cantante ritirata, che non offre spettacoli di presenzialismo e di interventi radiofonici e di inutili master class e sì che per la propria esperienza e per la formazione (Maria Carbone) potrebbe essere anche per il cantante in carriera utile una chiacchierata ed un confronto tecnico con questa Signora, schiva, modesta sempre professionale e preparata ad ogni occasione della carriera. Ancora AUGURI!
9 pensieri su “Auguri signora Chiara!”
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Tanti auguri, di cuore, a una delle ultime voci d’oro (cui oggi sostituito, quando va bene, l’ottone) della lirica.
Auguri alla Signora Chiara, una cantante che apprezzo sempre moltissimo quando ascolto qualche sua registrazione Peccato che non raggiunse la fama che meritava…
Bellissima interpretazione di gran classe dell’aria di Mimì. La Signora Chiara ha sempre avuto gran classe. E che voce di grande qualità. Avevo avuto occasione di conversare con lei in occasione di un Concorso Viotti in cui era in giuria: una donna estremamente cortese oltre che estremamente giovanile nell’aspetto (le si sarebbero potuti dare 10 anni di meno rispetto alla sua età anagrafica). Auguri!
caro Ninia, ma c’era la Mireeella piatta come una tavola, espressiva come un paracarro! e sul suo altare in scala ci siamo persi la Price (dame Maggie) Maria Chiara e per gli amanti dell’iceberg anche dame Kiri Te Kanawa, poi quando Donzelli, alla tua attuale età, si lamentava gli dicevano “non vuoi bene alla Mirella?” Risposta in milanese “l’ è minga la me sourela” (non è mia sorella
CIAO figlio di Nino!
Donzelli non sapevo questa cosa, ma non mi stupisce…La Chiara era bravissima anche se fu meno fortunata della Mirella. Per carità, la Freni è stata una grande professionista, una bellissima voce, molto attenta e curata, pur se non sempre ispirata, ma il monopolio è quasi sempre un fattore negativo, a meno di rarissimi casi in cui è palese la superiorità di un singolo su tutti gli altri. Sulla Te Kanawa invece sono sempre stato molto scettico: la voce in sè è gradevole e tutto sommato corretta, ma non mi è mai piaciuta fino in fondo, oltre ad essere inespressiva la trovo quasi sempre completamente fuori luogo.
non sono un estimatore della te kanawa, per nulla, ma tenuto conto del dopo e del fatto che un rosen un’Arabella sono interessanti non vedo ora e non vedevo allora perché non chiamarla.
Ma, in altro repertorio, la Scala è il teatro che non offrì neppure un concerto di canto alla Sutherland fra il 1975 ed il 1982. Poi siccome esiste la Nemesi l’evento clou di quest’anno è una settantenne signora di Bratislava che canta Donizetti!!!!!!
Credo tu abbia ragione Donzelli In effetti mi sono sempre domandato perché alla Sutherland si fece fare così poco in Italia… che dipendesse dal fatto che non amava cantare in Italia? Io non saprei.
Se tutto va bene riuscirò ad assistere all’apparizione della Nemesi sotto le vesti di Edita a luglio Poi più in là magari domanderò a voi esperti del teatro quali posti sono buoni (e magari non troppo costosi)… sempre se riuscirò a prendere il biglietto giacché il sistema dei biglietti temo non sia ottimo…
In realtà con la Sutherland credo ci furono reciproche incomprensioni.
Agli ammiratori sfegatati della Freni, nulla importava che Maria Chiara si fosse impegnata per dieci anni consecutivi all’arena di Verona in Aida
a loro importava che la Freni si esibisse a Salisburgo, dimenticando che in quella località, molto HIT si sono esibiti anche gli Harnoncourt
(instancabile produttore di anestesia senza farmaci) ed altri che per carità di patria non cito.