Ascolti comparati. “Estrellita” di Ponce, Nina Koshetz vs Beverly Sills

Ho scelto una canzone molto nota del grande compositore chitarrista messicano Manuel Ponce, “Estrellita”, brano del 1812, divenuto subito un must in esecuzioni concertistiche di famosi cantanti d’opera, tenori specialmente. Ho scelto due celebri soprani, una forse meno conosciuta al grande pubblico, la Koshetz, in realtà cantante di valore assoluto tanto quanto la Sills.
Nina Koshetz ci ha lasciato di questo brano forse la più personale e fascinosa esecuzione del passo che io conosca.
Il tempo, lentissimo, volutamente esasperato, fa della canzone un passo di bellezza struggente. La sua voce non perde mai il focus, e pare potersi fermare su ogni nota all’infinito, senza cesure, scalini, o strappi. L’effetto dell’esecuzione è ottenuto tutto con il fiato, lunghissimo, ed il suono sostenutissimo nel forte come nel pianissimo. Strumentale la Koshetz, eppure assolutamente espressiva.
Una Beverly Sills in veste televisiva e con solo accompagnamento di chitarra canta con grande perizia stilistica il pezzo, le smorzature facili e i fiati ancora lunghi, qualche interpolazione personale, come sua abitudine. La sua esecuzione ha una grande forza espressiva ma l’effetto finale sconta qualcosa rispetto alla Koshetz causa la minore qualità timbrica, la voce è meno tonda e più povera di armonici.