Interpretazione classica e muscolare quella di Reiner: romantica, profonda, generosa.
Un pensiero su “Un direttore al giorno… / 26. “Guillaume Tell”, Fritz Reiner.”
Mariasantissima confesso che non lo avevo mai ascoltato così.
La delicatezza della prima parte e’ da favola, e l’esplosione orchestrale
poi molto ben diretta, anche se da impressione di altro autore.
L’unico neo che rilevo è la fastidiosissima tromba nel finale, (forse troppo evidenziata) con le note piatte e monotone…ma è un neo sopportabile.
Domanda: come mai al giorno d’oggi non si trovano più direttori con tale piglio ma solo ciofeche da macello es: Placido Domingo, o Daniele Gatti? Forse hanno studiato musica per corrispondenza?
Mariasantissima confesso che non lo avevo mai ascoltato così.
La delicatezza della prima parte e’ da favola, e l’esplosione orchestrale
poi molto ben diretta, anche se da impressione di altro autore.
L’unico neo che rilevo è la fastidiosissima tromba nel finale, (forse troppo evidenziata) con le note piatte e monotone…ma è un neo sopportabile.
Domanda: come mai al giorno d’oggi non si trovano più direttori con tale piglio ma solo ciofeche da macello es: Placido Domingo, o Daniele Gatti? Forse hanno studiato musica per corrispondenza?