Alla voce di basso il compito di illustrare il lugubre antefatto della vicenda, che nel secondo atto sarà ripreso, da tutt’altra prospettiva, da Azucena. La voce di vero basso, ma non bitumata alla slava né in affanno di fronte alle copiose indicazioni espressive e tanto meno di fronte alle abilità tecniche richieste (trillo in primis), di Tancredi Pasero trova in questa pagina il suo impiego ideale. O meglio, uno dei tanti, atteso che il cantante torinese non solo in Verdi fornì prove maiuscole, come dimostra una seppur lacunosa testimonianza della follia di Assur.