Non solo sul sito è sorta la polemica o quanto meno il dibattito su chi fosse il direttore cui conferire l’incarico di dirigere il secondo movimento della terza di Beethoven per commemorare anche a Milano Claudio Abbado. Prescindiamo dal fatto che in una settimana si poteva anche organizzare una più completa celebrazione, magari con il titolo che Abbado aveva deciso di proporre a Parma ed a Firenze. La scelta del Corriere della Grisi è caduta su Victor de Sabata. E per molteplici ragioni. La prima indiscutibile ossia la grandezza del direttore e la sua arte, che si spiega, naturalmente anche in questa pagina. La seconda perché de Sabata diresse ai funerali di Toscanini nel febbraio 1957 la stessa pagina ad accompagnare il corteo funebre, che si snodava dal teatro al Duomo e lo fece in omaggio ad un direttore con il quale non era mai corso buon sangue e con il quale la riconciliazione era avvenuta nel dicembre 1954, quando la carriera di entrambi era finita. De Sabata salì sul podio dopo tre anni dall’addio al podio eccezionalmente per l’occasione. E quindi per dire che dinanzi alla morte di un “rivale” l’ubbia si butta là. Terzo per ricordare che de Sabata non era all’epoca della morte di Toscanini il direttore dell’orchestra della Scala eppure non si scelse sulla base della gerarchia, ma della meritocrazia. Historia magistra vitae e, aggiungiamo, mortis.
Buon ascolto.