La nostra rassegna si apre con il brindisi di Renata Scotto, che dell’avvenente cortigiana non possiede altro fascino che non sia quello strettamente collegato alla pratica meticolosa e diligente del canto sul fiato. Caratteristica che impietosamente la distingue dal suo compagno di libagioni, José Carreras, il quale appare, di fronte a cotanta Violetta, rozzo e squadrato, sebbene di gran voce. Ascoltare per contro come la Scotto differenzi e colori frasette in apparenza anodine, quali “tutto è follia nel mondo” oppure “no’l dite a chi l’ignora”. La sovrabbondanza e sottigliezza di intenzioni espressive, che può talvolta risultare leziosa, è la cifra caratteristica di questa Violetta, tanto più notevole in una pagina come il brindisi, di scrittura marcatamente centrale e perciò poco adatta, sulla carta, alle corde del soprano leggero che Renata Scotto, ad onta del repertorio regolarmente praticato, fu.
Un pensiero su “Le grandi Violette assenti: Renata Scotto – “Libiamo” (con José Carreras)”
Lascia un commento
Devi essere connesso per pubblicare un commento.
Scotto Violetta FOREVER!