En attendant l’Africaine XIV: Barbara Kemp.

kemp

D’ici je vois la mer – Barbara Kemp (1917)

Dopo il finale estroverso ed elettrizzante di Ester Mazzoleni ne proponiamo uno completamente diverso, ma non meno avvincente. La voce di Barbara Kemp, celebrata interprete di Mozart, Wagner e Richard Strauss, è di una bellezza e soprattutto di un’omogeneità che sono merce rara tra i soprani drammatici, il cui repertorio la signora sistematicamente praticò tanto a Berlino quanto a Vienna e al Metropolitan (per tacere di Bayreuth). Il personaggio è altamente patetico e la disperazione sfuma nel delirio onirico, in cui il ricordo dell’amore e il desiderio di annullamento si mescolano indissolubilmente. Il tutto mirabilmente espresso da una voce che non conosce affanno o pesantezza, suonando sempre tersa e perfettamente a fuoco, con il necessario spessore in basso, un’eccellente proiezione e un mirabile controllo del suono in tutta la gamma (come dimostra la facilità della smorzatura sul si bemolle acuto alla chiusa dell’Andante “Quels célestes accords”).

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