Prendiamo un pezzo classico, un vero hit tra i lieder, per comparare due baritoni tedeschi, entrambi celebri rappresentanti nelle loro epoche per le loro esecuzioni del repertorio cameristico tedesco. Da un lato abbiamo Gerhard Hüsch che alterna tre voci diverse, una per il padre ed il narratore, una per il bambino ed una per l’Erlkönig, variando tra voce piena, mezza voce e falsetto, senza mai perdere l’omogeneità nella posizione alta dello strumento. D’altronde, c’è Matthias Goerne il quale sfoggia un’emissione assolutamente gutturale, grigia, volgare su tutta la gamma della voce ed un’espressione spesso affettata. Per trarre differenze sul piano del colore vocale tra i vari personaggi del lied Goerne è costretto a ricorrere a gonfiamenti ed oscuramenti artificiosi per suggerire l’angoscia e la gravità del padre e del narratore. Non può essere diversamente quando il punto di partenza del cantante è un imposto artificioso. Hüsch, invece, grazie ad un imposto coretto, equilibrato, “naturale”, varia tra colori massimamente scuri e chiari senza mai dovere “scurire” o “sbiancare”.
3 pensieri su “Ascolti comparati. Schubert, Der Erlkönig. Gerhard Hüsch vs. Matthias Goerne”
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Ma che schifezza questo Goerne! La decadenza del canto non finisce mai di disgustarmi, incredibile.
Nulla da aggiungere al commento della Pasta al canto. Mi piace molto l’accompagnamento di Muller, mi piace che la mano destra ribatta quegli accordi in modo così netto ma mai invasivo, mi piace che favorisca l’aspetto più percussivo dell’accompagnamento rendendo al meglio l’atmosfera ossessiva di quel ritmo ostinato peraltro preso ad una velocità leggermente superiore al metronomo indicato in partitura.
Grazie per avermi fatto scoprire questa alquanto pregevole esecuzione di Husch che è, a mio giudizio, almeno di pari livello a quella di Gerald Moore e Dieskau. Forse il primo è riuscito a rendere meglio il figlio mentre il secondo da alla voce una vena quasi sadica nel fare il re degli elfi che trovo di notevole effetto. Che mondo meraviglioso quello della liederistica!
Detto ciò, Goerne inascoltabile.