Sorella Radio (upcoming): L’Italiana in Algeri dal ROF questa sera su Radio3

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italiana

Sabato 10 Agosto 2013 ore 20.00

FESTIVAL DEI FESTIVAL

 

in diretta Euroradio dal Teatro Rossini di Pesaro

 

ROSSINI OPERA FESTIVAL

 

 

L’ITALIANA IN ALGERI

Dramma giocoso per musica in 2 atti di Angelo Anelli

Musica di Gioachino Rossini

 

Mustafà, Alex Esposito

Elvira, Mariangela Sicilia

Zulma, Raffaella Lupinacci

Haly, Davide Luciano

Lindoro, Yijie Shi

Isabella, Anna Goryachova

Taddeo, Mario Cassi 

 

Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna

Maestro del Coro Andrea Faidutti

direttore, José Ramón Encinar

regia, Davide Livermore

scene, Nicolas Bovey

costumi, Gianluca Falaschi

4 pensieri su “Sorella Radio (upcoming): L’Italiana in Algeri dal ROF questa sera su Radio3

  1. Il titolo di sorella radio è azzecatissimo. Una recita indefinibile
    sotto tutti i punti di vista. La pochezza di tale cast, la infelicissima
    regia (giudicabile dalla infinita quantità di rumori radiofonici)
    la svogliatezza degli orchestrali, del coro e persino della claque.
    Al festival di Pesaro occorre immediatamente una folata di aria nuova
    a cominciare dai vertici.Al momento auspico l’assunzione di una badante (intonata).

  2. Conserverò gelosamente la registrazione della serata. A suo mofo costituisce un cimelio, quando mai si riascolterà una vaccata simile?

    La inserirò nell’ hard disk che sto preparando per gli eredi, da aprirsi solo dopo la mia morte. Cosí i miei nipoti, quando la ascolteranno, potranno ridere e pensare: “Ma quanto scemo era lo zio a perdere le sue serate ascoltando questa roba?”

  3. Serata da dimenticare. Mi chiedo: come e’ possibile che un regista come Livermore , che ha fatto un percorso diverso dai fattoni tedeschi (ha studiato canto a Cuneo, ha cantato sino al 1998 per poi passare alla regia,qui a Torino gestisce iniziative interessanti-come il teatro Baretti-) applichi invece gli stessi schemi -estraneita’ a cio’ che il compositore vuole dire e incapacita’ di valorizzare la musica , che spesso da sola suggerisce comportamenti in scena-. Non si tratta di destrutturare un’opera, come faceva Ronconi con alterni risultati,ma di sovrapporre all’opera stessa altri significati, a volte figli di un ego immeritatamente ipertrofico. La compagnia di canto viene di conseguenza: e’ secondaria la tecnica ma e’ fondamentale l’aspetto e il cachinnamento. Alla faccia di certe recensioni vergognose che sono apparse ( giornalisti a libro paga)

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