Anche per Luisa Maragliano, come già per Zinka Milanov pochi giorni fa, si impone alla luce delle recite ambrosiane, attualmente in corso di svolgimento, un serio e ponderato ripensamento. Rivalutazione, tanto per essere chiari. Manca la quadratura vocale di altre esecutrici, giustamente entrate nel Mito, ma la saldezza d’imposto, l’intensità e la pertinenza d’accento della cantante genovese trovano, oggi come oggi, ben poche emule e ancor meno numerose eredi.
4 pensieri su “Luisa Maragliano “Morrò, ma prima in grazia” Un Ballo in Maschera”
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Me la ricordo in una bellissima “Aïda” a Caracalla.
Altri tempi…
Fu l’ Abigaille del mio primo Nabucco all’ Arena di Verona, nel 1971, accanto a MacNeil e Giaiotti. Altri tempi, appunto…
Pensa Mozart, il mio primo Nabucco (dal vivo) fu con Suliotis, Zanasi e Cava a Roma…
E che dire , sempre all’Arena, dell’Aida del 1972 con Corelli ?