Ancora un brano eminentemente vocale all’interno di un’opera e di un gusto dove si vuole reietto e derelitto tale dettaglio: la profezia di Erda del Sigfrido. Erda, madre di tutti gli dei, ma anche sua compagna nel partorire le Valchirie è chiamata a profetare nel prologo ed anche nel Sigfrido prima che l’uccisione del drago rimetta in pista l’anello fatale e dia luogo al tragico epilogo connesso al possesso dell’anello ed alla brama del possesso del medesimo.
La storia dell’opera o meglio del canto parla di una figura mitica quella di Ernestine Schumann-Heink quale Erda una identificazione così profonda che la cantante ceca era chiamata dai colleghi più giovani e di area middleuropea mutter e che l’addio al Met avvenne proprio con questa Erda. Purtroppo è testimoniata del contralto ceco solo la prima delle profezie quella del Rheingold. Il brano è in autentico registro di contralto perché alla zona grave della voce femminile è connesso l’ambiguità sessuale degli eroi, ma anche al linguaggio, ambiguo della mantica e della profezia.
Ad onta dei metodi di registrazione primitivi, che mortificano pagine orchestralmente complesse, il fascino della pagina è tale che nel 1907 venne inciso dalla autentica voce di contralto di Ottilie Metzger con il solo supporto del pianoforte. Eppure è delle registrazioni proposte dove maggiormente sentiamo il personaggio risolto con la vera voce contraltile ancor più esemplare se consideriamo che non percepiamo neppure nella discesa al sol diesis alcun suono ingolato o artificiosamente gonfiato come spesso accade in queste tessiture dove il registro basso, spesso utilizzato per eseguire omofonie raggiunte per salti (Meyerbeer faceva cantare così i personaggi sacerdotali o diabolici in corda di basso) esalta la ieratica divinità della madre di tutti gli dei. Anche le altre Erda sono di altissimo livello, pur non essendo nessuna un autentico contralto. Ma la voce di Christa Ludwig (anni sessanta circa all’epoca di questa esecuzione con Bernstein), mezzo acutissimo, quindi debole in natura e senescente e tremulo per l’età nella zona del si- do centrale ad onta di una grande cura nelle zona estrema del grave, dimostra che questo episodio vocale è pensato per essere cantato da una voce differente e che può essere reso solo per merito di combinata dote tecnica e naturale.
Wagner – Siegfried
Atto III
Stark ruft das Lied… Wirr wird mir, seit ich erwacht – Ottilie Metzger (1907), Maria Olszewska & Emil Schipper (1928)